neve finta che trasuda petrolio e gas serra

  
Le previsioni degli ABFU e le loro discussioni.

BY LOMBROSO

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neve finta che trasuda petrolio e gas serra

Messaggiodi lombroso » 27 ott 2006, 19:39

credo sia giusto farvi un attimo riflettere, nell’euforia generale per la Fiera Skipass, sull’assurdità e lo spreco del “trampolino” innevato che attira schiere di snow-fans urlanti.
Senza per questo voler demonizzare una manifestazione che ha i suoi motivi, anche e soprattutto economici, e i suoi aspetti interessanti per mantenersi informati su tecnica, stazioni e quant’altro e a cui forse una scappata farò.
In questi giorni il tempo sembra proprio metterci in guardia del cambiamento climatico con questa eccezionale “ottobrata”, i ghiacciai si mostrano spogli, le immagini di Hintertux fanno piangere (anzi, piange il ghiacciaio, con lo zero termico a 4400 metri in ottobre!). Da più parti siamo, giustamente, invitati ad intraprendere azioni per ridurre le nostre emissioni serra: cambia una lampadina, acquista un elettrodomestico a basso consumo, ecc. L’Italia invece di ridurre le proprie emissione serra, come si era impegnata, per rispettare il protocollo di Kyoto le ha aumentate e per ora ancora mancano vere azioni per cambiare direzione. Come se non bastasse, stiamo assistendo a uno scempio del territorio con uso e spreco di energia: ovunque gru, scavatori, betoniere ecc stanno colando cemendo e distruggendo suolo, con enorme dispendio di energia tale da vanificare i nostri sforzi.
E noi, appassionati di neve, di sci, che dovremmo amare la natura e il tempo e soprattutto la neve vera, che facciamo? Ci dobbiamo sorbire un trampolino finto, con neve finta, sparata in giornate con temperatura di circa 20°C: sapete cosa vuol dire? Provate a pensare di aprire la porta del frigo e voler lo stesso fare il ghiaccio… quanto consumate?
E l’energia con cosa viene fatta? Con aria fritta? No, per la maggior parte con olio (non da frittura) combustibile o metano, poco importa, alla fine: una volta bruciato, per fare l’energia elettrica, si trasforma nella fatidica anidride carbonica: 0.69 kg per ogni kWh (chilowattora): vale a dire, un impianto che non so quanto consuma, ma sicuramente qualche decina di kW, per generare la neve, finta, in novembre; in 24 ore significa diverse centinaia di kWh se non migliaia, per 5 giorni di fiera, un conto, sicuramente molto, molto sottostimato, fa almeno una tonnellata di anidride carbonica e alcuni barili di petrolio. Conti molto a spanne, mancando dati precisi, ma temo sia anche be di più. Se poi consideriamo fari, proiettori, musica, ecc….
E tutto questo, per cosa? Per far neve destinata a fondere immediatamente, date le temperature, tanto più che la presunta “svolta” dei primi di novembre appare sempre più fiacca, anche se una diminuzione marcata probabilmente ci sarà.
Tralasciando altri problemi, quali il declino delle risorse petrolifere e più in generale energetiche, la “morale” di sprecare così tanto e inutilmente, i paragoni della nostra opulenza che ricorda quella di alcune civiltà del passato collassate (cfr.Isola di Pasqua, Maja, Anasazi, ecc), non ho dubbi che queste sono cose da evitare, inutili, sprechi che non possiamo permetterci se non vogliamo poi piangere sul latte versato quando la neve, vera, non cadrà e non farà magari abbastanza freddo per fare quella artificiale.
Questa almeno è la mia opinione, personale: quella neve trasuda petrolio, metano, e anidride carbonica: rifletteteci un po’…. Poi, liberi tutti ovviamente di fare le proprie scelte: certo che siamo una bella società: oggi sprechiamo energia per fare la neve a Modena, magari fra un mese, gli automobilisti imprecheranno per la neve, vera, che cade dal cielo…

Buon Skipass a tutti
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Messaggiodi Willy » 27 ott 2006, 20:37

Purtroppo Luca hai terribilmente ragione.
Ho paura che un giorno per andare a fare una sciata bisognerà prendere ferie e che le discese del nostro beneamato appennino si trasformeranno in una serie di prati per le pecorelle.... :(
è anche vero che c'è sempre qualcuno che non è mai contento; tutti ora invocano il freddo a gran voce (un se po più di questo caldo dice la mia nonna ma poi tra un mese se ne starà rannicchiata accanto al termosifone) e poi quando il freddo arriva davvero tutti se ne lamentano........



e un va bene ........:evil:
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Messaggiodi Mari » 27 ott 2006, 21:03

:( e pensare che stamattina una collega che sta organizzando le premiazioni delle scuole mi raccontava "ammirata" del grande sforzo che stanno facendo a tutti i livelli per innevare gli impianti! :(
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Messaggiodi Fritzlo » 28 ott 2006, 1:44

Scrivo di rado, ma quello che dice Lombroso mi stimola ad intervenire.
Sono pienamente d'accordo con lui, voglio aggiungere l'effetto dei sistemi di condizionamento d'aria, che oltre a provocare un aumento della produzione di CO2 (pensate che i picchi di consumo di energia elettrica si hanno in estate nel nostro paese), contribuiscono ad un circolo vizioso: accendere il condizionatore vuol dire consumare energia (quindi produrre calore localmente), per estrarre il calore da un ambiente chiuso (altro calore emesso localmente), perchè all'esterno è troppo caldo! 8O Ovviamente questa azione implica di per se una circolarità notevole: raffrendando i miei interni aumento il calore che è presente all'esterno (provate ad andare a MI di Luglio!), ma questo fa sì che anche i miei interni tenderanno a riscaldarsi più rapidamente, ed aumenterò la potenza e l'attività del mio condizionatore per compensare. E' una semplificazione però credo che questa cosa debba far riflettere già così... se poi ci si aggiunge che per produrre quell'energia che adopero nel condizionamento viene prodotto altro calore e CO2, che faranno aumentare ulteriormente le richieste di condizionamento... credo in assoluto che i condizionatori siano macchine infernali (per il calore!) atte all'accelerazione del cambiamento climatico. Credo che visto i volumi di crescita delle vendite di questi aggeggi, per il prossimo anno supereremo di slancio la soglia dei 60000 MW nei picchi di consumo...
Ho un po' semplificato, magari banalizzato... se ho detto qualche "..." ditemi pure.
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Messaggiodi MrCilindro » 29 ott 2006, 23:50

8O 8O 8O


che dire...
hai pienamente ragione...

meglio la zona rails... che ha solo dei tappeti...

però ... se si vuole fare un analisi ..di tutto il nostro sistema...
non ci rimane che piangere...

:? :? :? :?
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Messaggiodi Mari » 30 ott 2006, 0:16

leggevo sul "Carlino" dell'impianto fotovoltaico per la produzione di energia pulita inaugurato giovedì al quartiere fieristico.
Si tratta della pensilina che copre il passaggio pedonale che conduce dal parcheggio all'ingresso della fiera.
L'impianto è costituito da 300 metri quadrati di pannelli fotovoltaici e produrrà ogni anno 35 mila kwh, energia che rappresenta il 4/5 % di quella consumata nell'arco di dodici mesi dal quartiere fieristico.

Insomma un poco si rimedia al danno......
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Messaggiodi MB » 30 ott 2006, 9:03

Luca hai perfettamente ragione
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Messaggiodi scialpino » 30 ott 2006, 11:06

Beh ragazzi credo che sia inutile dare ragione anche questa volta a Lombroso. Diciamo grazie per l'ennesima sensibilizzazione verso il problema.
sprechi e soprattutto indifferenza verso il problema sono sotto gli occhi di tutti, energie rinnovabili bio-combustibili sono belle cose ma sembra imposibile che non arrivi mai una svolta dall'alto per il problema energetico italiano!
Per fare un esempio basta pensare alla vicenda del professor Rubbia (a dir poco scandalosa, una vicenda all'italiana) per capire come non ci sia proprio la volonta per dare una svolta all'energia in italia. Forse dovremmo spettare che i Moratti spostino il loro business sui pannelli solari.
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Vero, ma con osservazioni

Messaggiodi Candidior » 30 ott 2006, 13:06

Il post principale è certo condivisibile, ma credo che il problema sia ben più vasto e non riguardi solo il trampolino innevato della fiera modenese.

Lo "spreco" per tale allestimento potrà anche essere condannato per il suo valore simbolico ( per creare neve artificiale si utilizza energia creata, paradossalmente, con modalità che contribuiscono proprio al famoso "global warming", con danno per nevi e ghiacciai ), ma in sè considerata la vicenda è solo una goccia nell'oceano.

Tutto il nostro stile di vita comporta un dispendio enorme di risorse e- ipocrisia a parte – non so quanti sarebbero davvero disposti a rinunciare alle innnumerevoli comodità e privilegi del mondo dei consumi ( vacanze in aereo, auto, e, in buona sostanza, qualsiasi attività umana “moderna”), senza contare che larghissima parte di noi tutti campa ( chi meglio, chi peggio ) su attività economiche “figlie” di tale sistema.

Se vogliamo restare in tema e dirla tutta, gli sport invernali di massa sono incompatibili con la tutela dell’ambiente ( o volgiamo credere che l’ecosistema alpino o appenninico sia adeguato per assorbire milioni di turisti che ne solcano piste ricavate con taglio di boschi e risalgono su impianti sempre più mastodontici ? ).

Detto questo, non voglio dire che si debba accettare acriticamente lo status quo, ma non dobbiamo dimenticare che il “sistema” siamo noi, come consumatori e, prima ancora, come cittadini.

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Messaggiodi Deb » 30 ott 2006, 13:50

Un bel post per prendere consapevolezza. Abfu Awarness!

In ogni caso però, è vero che tutto quello che abbiamo elencato, inclusa la rampa innevata, sono piccole gocce nell'oceano, ma... se ognuno di noi cominciasse a fare attenzione alle piccole cose... goccia dopo goccia qualcosa possiamo fare! Quantomeno per la nostra coscienza. Quantomeno per invitare anche chi ci sta accanto a fare come noi. Quantomeno a sensibilizzare sull'argomento e a tenerlo vivo!
Io dico che qualcosa possiamo fare! ;)
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Messaggiodi azoth » 30 ott 2006, 14:49

non posso dire altro che sono d'accordo con te ... ed è una vera tristezza ...
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