
> Un milanese, un romano e un livornese avevano fatto
> domanda per
> diventare agenti dell'FBI ed avevano giá superato diverse
> difficili
> prove attitudinali per questo lavoro. Per la prova finale, un
> agente
> dell'FBI portò il milanese davanti ad una grande porta di
> metallo e gli
> mise una pistola in mano. "Dobbiamo essere sicuri che tu
> esegua le
> nostre istruzioni in qualunque circostanza. All'interno della
> stanza
> troverai tua moglie seduta su una sedia. Uccidila!" Il milanese
> disse:
> "Non starai mica parlando seriamente, io non potrei mai sparare
> a mia
> moglie." L'agente : "Allora tu non sei l'uomo giusto per questo
> lavoro.
> Prenditi tua moglie e vattene a casa." Al romano dettero le
> stesse
> istruzioni. L'uomo prese la pistola ed entrò nella stanza. Tutto
> restò
> calmo per circa 5 minuti. L'uomo uscì dalla stanza in lacrime,
> "Ci ho
> provato, ma non posso uccidere mia moglie." L'agente: "Tu non
> hai le
> qualità che cerchiamo.. Prenditi tua moglie e vattene a casa."
> Per
> finire, toccò al candidato livornese. Gli diedero le stesse
> istruzioni,
> cioè di uccidere sua moglie. Lui prese la pistola ed entrò
> nella
> stanza. Si udirono diversi colpi provenire dalla stanza, uno dopo
> l'altro. Si sentirono urla, rumore di mobili rotti, si sentì battere
> sulle pareti. Dopo alcuni minuti, tutto fu calmo. La porta si aprì
> lentamente e si vide il livornese apparire sulla soglia. Si asciugò il
> sudore dalla fronte aggiustandosi i vestiti laceri e disse: "O briai,
> questa pistola è cariata a salve! L'ho dovuta ammazzà a seggiolate
> dèh!"



