Un giorno Berlusconi si reca dal parroco della propria comunità e gli
dice: - buon giorno signor parroco, mi vorrei confessare! - Certo
figliolo, qual è il tuo nome?- Silvio Berlusconi, padre.- Ah! L'ex Presidente
del Consiglio. Ascolta figliolo, mi pare proprio che il tuo caso
richiede una competenza superiore. Credo sia meglio che tu ti rechi dal
Vescovo. Cosi Berlusconi sei presenta dal Vescovo chiedendogli se lo poteva
confessare.- certo figliolo, come ti chiami? - Silvio Berlusconi.-
L'ex Presidente del Consiglio? No mio caro, non ti posso confessare perché
il tuo è un caso difficile, è meglio che tu vada in Vaticano.
Berlusconi va dal Papa:- sua santità, voglio confessarmi!- Caro figliolo mio,
come ti chiami?- Silvio Berlusconi. - Ahi, ahi, ahi, figliolo, il tuo
caso è molto difficile anche per me. Guarda, qui, sul lato del Vaticano,
c´è una piccola cappella. Al suo interno troverai una croce, il Signore
ti potrà ascoltare.Berlusconi giunto nella cappella, si rivolge alla
croce:- Signore, vengo a confessarmi.- Certo figliolo mio, come ti
chiami?- Silvio Berlusconi.- Ma chi l'ex Presidente del Consiglio? Il
presidente del Milan? Il presidente di Mediset? L´amico di Craxi? L´amico di
Previti? L´amico di Dell´Utri? Tu sei quello condannato a 28 mesi di
carcere per finanziamento illecito ai partiti e mai andato in galera
perché il reato andò in prescrizione? Sei quello con il fratello che se la
cava grazie al patteggiamento? Tu sei quello che si dichiara capace di
difendere il valore della famiglia,ma è divorziato? Sei l´operaio, o
quello con dei processi in corso: associazione a delinquere, corruzione,
falso in bilancio?- Ehm... sono sempre io, Signore. - Figlio mio, non
hai bisogno di confessare, tu devi solamente ringraziare. - Ringraziare?
E chi?- I Romani, per avermi inchiodato qui, altrimenti scendevo e ti
facevo un nasone (!) cosi ! ! ! !
NOTA: TUTTI GLI ITALIANI CHE RICEVERANNO QUESTA COMUNICAZIONE HANNO
L´OBBLIGO CIVILE E MORALE DI INVIARLA AD ALMENO ALTRE 10 PERSONE: NON SIA
MAI CHE QUALCUNO LO PRENDA DI NUOVO SUL SERIO