Ti dico la mia:
Madonna di Campiglio, ci sono stato e posso dirti che per quello che cerchi è quasi perfetta, soprattutto in zona groste. Piste larghe dalle pendenze giuste che ti permettono di fare una buona conduzione e sfruttare avvallamenti naturali per fare qualche saltino veramente tranquillo.... garanzia neve (oggi al 13 di novembre stanno pensando seriamnte di aprire, fai te che prima di queste nevicate avevano gia ricevuto 40cm di fresca e sparavano tutte le notti), considera che a maonna scii dai 1500 in su
Se cè fresca..... è un delirio il grostè e la zona boch sono fuori di testa, sopratutto per chi si sta avvicinando al freeride, cambi di pendenza, campo aperto senza ostacoli, unica pecca forse pendenze un po tropotepo blande.... considera inoltre che a Madonna di campiglio tolte le prime settimane di apertura riservate a zone limitate (aperura straordinaria probabile per sabato 22novembre), cercano di aprire il piu possibile a differenza di tanti posti che tengono piste gia teoricamente sciabili per preservarle alle vacanze natalizie.
Altro problema potrebbe essere il viaggio considera che devi farti un bel po di Autobrennero visto che l'uscita piu conveniente è Mezzocorona San michele all'adige.
Cortina d'ampezzo:
prendi quello che ti dico abbastanza alla leggera xkè di persona non ci sono mai stato, ma ho la possibilità grazie al mio lavoro di sentire tantissimi pareri in merito alle località sciistiche.
Per quanto riguarda le piste non dovrebbero esserci problemi date le quantità, ovvero tra tutte quelle piste penso che ci siano abbondantemente anche larghe e dalle pendenze dolci (sopratutto zona bassa faloria, passo falzarego zona col gallia), il problema penso possa essere l'innveamento, nonostante le quote cortina è molto ad est, e quindi visto l'andazzo metereologico, e le quote neve (ripertute incursioni atlantiche che portano forti precipitazioni ma limite neve che si innalza progressivamente spostandosi verso est....) ALLO STATO ATTUALE non è proprio il massimo come sicurezza neve. Riguardo all'apertura piste mi hanno riferito che nel prestagione son un po tirchi... ovvero preparano tante piste ma alla fine ne tengono aperte e fruibili poche.
Il vantaggio sarebbe il viaggio, ti risparmi l'autobrennero facendo la venezia-belluno.
Folgaria, non ci sono mai stato, ma sempre per sentito dire da fonti varie, me l'hanno descritta come località piccola ma molto valida, discrete piste, ottimo innevamento artificiale (nella stagione invernale), ma sopratutto ottimo rapporto qualità prezzo.
Per quanto riguarda il viaggio dovresti prendere l'autobrennero ma la nota positiva è che procedendo in direzione nord dovresti uscire in una delle prime uscite autostradali trentine (se non sbaglio rovereto).
Ha pero un grossissimo problema di fondo relegato al periodo in cui vorresti andarci..... la neve e le condizioni metereologiche, considera che qui sei nella fascia fatidica di confine tra prealpi-e alpi vere e proprie, la quota è abbastanza bassa, e se unisci le due cose e le condizioni meterologiche attuali, le speranze di vedere la località aperta al completo non sono delle piu elevate.
San pellegrino, comprensorio trevalli: questo è un consiglio personale che mi sento di darti per svariate ragioni...
Piste perfette per quello che cerchi, dolci sempre tenute benissimo che ti permettono di migliorare facilmente nella conduzione, azzardare in sicurezza forti velocità, e giochicchiare utilizzando gli avvallamenti per ricominciare a saltare.
Neve pressochè garantita considera che il comprensorio va dai 1200mt di falcade ai 2600mt di col margherita, ma le piste del passo partono tutte dai 1900mt fino alla quota massima del col margherita.
Il viaggio non dovrebbe essere dei piu devastanti, considerando di arrivare dal versante veneto (falcade) uscendo alla fine dell'autostrada venezia-belluno, precorrendo in direzione agordo, cencennighe, falcade e passo san pellegrino (l'alternativa che ti sconsiglio a priori tanto piu per le ragioni dei mercatini, sarebbe autobrennero fino ad Egna-ora, proseuire fino a moena in val di fassa, e a quel punto imboccare il passo san pellegrino dal versante veneto.