ginet ha scritto:rockytaft88 ha scritto:si sono susseguite altre scosse di 3.8 " di assestamento" per fortuna che quelli dell'INGV dicevano che doveva smettere...il bello che questo terremoto è stato riscontrato su una faglia diversa da quella del terremoto principale!
ma chi è che lo dice???
scusa Roky,tu sei appassionato e anche molto preciso,ma mi sembra che stai facendo un po' di confusione..
all'ora quelli che dicevano che le scosse si dovevano attenuare sono quelli dell'INGV ovvero: istituto nazionale per la geologia e vulcanologia; il cui presidente ENZO BOSCHI ha piu e piu volte denigrato il sig Giuliani (tecnico dei laboratori del gran sasso quello che diceva: questo terremoto lo avevamo previsto).
Sempre Boschi ha detto che le scosse dovevano diminuire, invece per ora continuano imperterrite!
Come avevo detto ma poi smentito ( perchè non avevo informazioni ufficiali) nei post precedenti, si è aperta una nuova faglia nei pressi dei monti rietini, della quale sempre secondo Boschi non ci si deve preoccupare.
Eccovi la dichiarazione ufficiale:
Terremoti, Boschi: nel Reatino nuova faglia ma nessun allarmismo
«La zona è altamente sismica; niente a che fare con sciame a L'Aquila»
Un'altra faglia sismica si è attivata in questi giorni sul territorio italiano. Lo testimoniano le scosse registrate nel Reatino, ai confini con la provincia de L'Aquila, di magnitudo compresa tra il 3.4 e il 2 sulla scala Richter.
«Tuttavia, queste scosse - spiega ad Apcom il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Enzo Boschi - non hanno niente a che vedere con la faglia aquilana. Altre strutture, a noi ben note e da sempre monitorate, risultano coinvolte. Quella attiva fa parte di una diversa zona di faglia e i terremoti di queste ore rientrano nel quadro della sismicità della zona che, ricordo, è classificata ufficialmente come area a massimo rischio e una delle più sismiche in Italia».
«Ma non c'è nulla da drammatizzare in questo - precisa subito Boschi -. Non siamo particolarmente allarmati per queste nuove scosse tra L'Aquila e Rieti, perché non devono assolutamente essere considerate come foriere di possibili scosse devastanti per il territorio». Lo sciame sismico nell'Aquilano sta evolvendo normalmente dal 6 aprile in avanti e la nuova zona attivatasi è paragonabile alle altre come quelle della Sicilia, della zona del Sannio Matese, della Calabria, dove continuamente si registrano scosse di terremoto. In un anno - ricorda il presidente Ingv -si registrano in media, escludendo ora quelle dell'Aquilano, ottomila scosse».
«Un terremoto - aggiunge Boschi - di per sé non è pericoloso ma è un fenomeno naturale. L'unica cosa da fare è verificare bene la tenuta degli edifici e delle abitazioni per vedere se sono all'altezza di sopportare un terremoto. Ma questo - tiene a sottolineare Boschi - rientra nelle competenze specifiche delle Regioni e non nelle nostre».
«Noi studiosi possiamo dire, come abbiamo sempre ribadito, che esistono zone dove si possono verificare forti terremoti ma non sappiamo dire quando. Ma, in ogni caso, non c'è da allarmarsi».
Io non voglio sminuire Boschi, grande studioso e di fama mondiale in materia, però le scosse continuano piu forti del previsto e molte persone del luogo si preoccupano nuovamente...al terremoto purtroppo ( o per fortuna) non ci si abitua mai!