Ma Peter, ci mancherebbe, ad ognuno le proprie scelte,
mi preme solo sottolineare che per uno come me o altri, essere "ferraristi" non è solo questione di tifo come per una squadra di calcio o come
puo' essere per un italiano che tifa chessò McLaren, o il tal pilota,
lì c'è la rispettabilissima immedesimazione del tifoso, e anche affezione,
nel "nostro" caso invece c'è qualcosa, se mi permetti, di più,
c'è essere, non solo il sentirsi, appartenti a qualcosa, ad un sistema,
ad una famiglia, alle nostre genti, perchè noi siamo non solo questo, ma anche in buona parte questo.
Non si tifa soltanto, si sente realmente di appartenere.
E a me, come a quasiasi altro ferrarista delle mie parti, non frega una beneamata cippa che un pilota sia tedesco, inglese, francese,cinese, antipatico o simpatico,
ma qualcunque cosa sia, sia anche un'emerito uomo dalle mille problematiche (!), deve essere maledettamente bravo e veloce, e portare quella macchina avanti alle altre
alla fine di un pur noiosissimo GP,
perchè conta il risultato della Ferrari, conta il nostro lavoro, conta quello che realizziamo.
Mi viene un brivido su per la schiena, quando vedo gli stabilimenti del Cavallino, o il tridente sulla torre della Maserati a Modena.
(così come quando vedo una buona forma di parmigiano, l'aceto balsamico.. i tortellini in brodo, ma li non è proprio un brivido..
)
Siamo fatti così, o le cose le facciamo bene, o non ci mettiamo neanche !
Forse andrò via da qui, perchè ho bisogno d'altro, ma qui comunque un pezzo di cuore ce l'avrò sempre, anche se amo e odio questa città.